No, non parlo della marchiatura a fuoco o di un tatuaggio. Mi riferisco a un'emozione assolutamente straordinaria, unica, intensissima che la mia DIVINA PADRONA mi ha concesso di vivere: quella della Sua Sublime Pipì sul mio corpo e come nettare da bere. Onestamente non sono mai stato nè particolarmente attratto nè particolarmente respinto da questa pratica. Finchè la mia DIVINA PADRONA non mi ha concesso di viverla. Un'emozione indescrivibile, quasi violenta nella sua bellezza, tra l'aspetto fortemente simbolico della Sua Sublime Pipì sul mio corpo come marchio della Sua superiorità e della mia appartenenza a Lei e il poterla bere come umiliante (ma anche, in realtà privilegiato) segno della mia inferiorità e indicazione del mio posto rispetto a Lei. Essere la Sua latrina è qualcosa che mi lascia senza fiato dall'emozione, dalla gioia. Il sapore della Sua Sublime Pipì resta dentro di me a lungo, indimenticabile.
Sarebbe bello sentire le impressioni e le sensazioni (o le fantasie) delle SIGNORE e dei colleghi schiavi su questo marchio che davvero si imprime nel cuore e in testa in maniera assolutamente indelebile. 😊
gregor