Va osservato che questo tipo di pratica puo' essere particolarmente rischiosa se praticata male.
Il "urethral play" (gioco con l'uretra) e' una pratica spesso ricondotta alle scene di tipo "medical" o "clinical". Le attivita' consistono nell'inserimento di oggetti preposti (sounds) di struttura morbida o rigida all'interno dell'uretra del sub al fine di espanderne le dimensioni. Alcuni oggetti (come appunto le sonde) possono essere inserite nel pene del sub ed essere facilmente rimosse da esso, altri oggetti (come i cateteri) possono raggiungere anche la vescica. Esistono alcuni oggetti (rigorosamente preposti) finalizzati al raggiungimento della vescica ed espansione all'interno di essa: questa operazione puo' essere utilizzata per alcuni tipi di controllo della vescica oppure alla stimolazione della prostata.
Come detto va osservato che questo tipo di pratica puo' essere particolarmente rischiosa se praticata male. Gli oggetti inseriti all'interno dell'uretra devono essere assolutamente privi di superfici ruvide o che possano arrecare danno al suo interno e soprattutto devono essere pulite (se non addirittura sterili). Per questo tipo di attivita' si utilizza, normalmente, sonde mediche apposite (in acciaio inossidabile) oppure ferri da maglia di dimensioni spesse a condizione che non vi siano estremita' appuntite o che possano, come detto, creare abrasioni. Osservando l'anatomia del pene si noti si non inserire la sonda troppo in profondita' (generalmente e' possibile sentire la profondita' a cui si trova al tatto) per evitare danni permanenti.
L'inserimento di qualsiasi oggetto all'interno dell'uretra dovrebbe essere accompagnato dall'utilizzo di gel o olii lubrificanti preposti che ne facilitino l'inserimento e rimozione.
In particolare nell'uomo l'utilizzo delle sonde e dei cateteri puo' provocare, anche se utilizzando lubrificanti, l'asciugamento della parete interna dell'uretra, generalmente accompagnata da forti dolori durante l'espulsione di urina (il dolore e' provocato dall'ammonio ivi presente). Dopo attivita' che prevedevano l'utilizzo di sonde o cateteri e' necessario assimilare quantita' di acqua superiori alla norma: questo aumentera' l'attivita' fisica dell'orinare, rarefacendo la quantita' di ammoniaca nell'urina e quindi riducendo gli effetti dolorosi mentre le mucose all'interno dell'uretra ritornano allo stato naturale (a seconda dei soggetti questo processo puo' durare da uno a due o tre giorni). L'espulsione di fluidi seminali, invece, essendo privi di ammoniaca e sali, non provoca alcun tipo di dolore o fastidio.